annata
2019
nazione
Francia
regione
Borgogna
formato
0,75l
COSA NE PENSIAMO
E insomma il medioevo, a dispetto di quello che si crede, è stata un'epoca libertina. Almeno per il gouais blanc, un vitigno che s'è incrociato con tutti, dando vita a circa 81 varietà di uva. Tra cui l'Aligotè (figlio avuto con il papà di tutti i pinot). E con questo Aligotè di Domaine Antoine Lienhardt di troviamo di fronte ad un Aligoté che ci spiega in cosa è diverso da suo fratello lo Chardonnay. Lo capirete in fretta, ma probabilmente vi servirà un approfindimento: un'altra, prego.
CANTINA
Domaine Antoine Lienhardt


Antoine e Heloise prendono in mano il domaine nel 2011, quando il padre Maurice decide di andare in pensione. Dal 2016, la svolta: il domaine inizia il percorso per la certificazione ECOCERT, che si conclude nel 2018, a testimoniare un modo di lavorare iniziato già diversi anni prima. L’approccio è non interventista, sia in vigna sia in cantina, cercando di preservare tutta la ricchezza del terreno, trasferirla nell’uva e interferire il meno possibile con la trasformazione in vino. Dal 2015, il lavoro in vigna è svolto unicamente con l’utilizzo di cavalli, per limitare la compattazione del suolo; l’utilizzo di pratiche biodinamiche è sempre maggiore, e di anno in anno i vini ne beneficiano sempre di più.
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Domaine de la Cras - Marc Soyard
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