Rapisce al primo sorso. Una di quelle bottiglie che vi farà divertire, ma soprattutto farà parlare se degustata alla cieca. Spiccata acidità, tannino esile ma presente quanto basta, mineralità e sentori erbacei viaggiano lungo il palato, in un turbinio di emozioni, quasi francesi. Lunga macerazione sulle bucce e affinamento di dodici mesi in botti di rovere e acacia. Giovanni e Alberto sono sempre una garanzia, Brine d'Aprile di Ca De Noci, un capolavoro.